a maggior parte delle persone ritiene, ancora oggi, che l’investigatore privato si occupi meramente di infedeltà coniugali.

Abbiamo già parlato anche nel corso del precedente articolo di quanto i media non abbiano fatto altro che offrire una spettacolarizzazione fuorviante di questa professione. Ma del resto intrighi e tradimenti hanno sempre fatto audience e gli indici di ascolti di serie e programmi televisivi che narrano le vicende delle vite private di persone “comuni” e non ne sono la prova. Se poi aggiungiamo lo 007 di turno che ha usato chissà quale stratagemma per catturare con un enorme obiettivo quel bacio furtivo, il gioco è fatto.

Questo articolo vuole portare all’attenzione quel ramo, per certi versi, più importante delle indagini investigative, che si occupa della tutela del minore che purtroppo fa meno spettacolo e del quale, quindi, si parla meno.

Fare il genitore, oggi, appare sempre più complicato. La differenza generazionale è sempre più marcata. Nell’era della digitalizzazione, i bambini e i giovani crescono tra computer, videogiochi, social network.

Spesso i rischi maggiori li corrono proprio stando in casa; episodi di cyberbullismo o di “addescamenti” sui social, ad esempio, sono sempre più frequenti.

Da temere, allo stesso modo, poi vi sono quelle situazioni che, dopo essere state “vissute” nei videogiochi, vengono riprodotte nella vita reale. La violenza tra gli adolescenti sta crescendo esponenzialmente.

 

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