Come già affrontato nell’articolo sui presupposti per l’affidamento esclusivo di un minore, in caso di separazione, ad uno dei genitori, normalmente il giudice opterà per l’affidamento condiviso, al fine di favorire la bigenitorialità.

Si farà ricorso all’affidamento esclusivo, quindi, solo in casi specifici, tali da non lasciare scelta, per non recare pregiudizio al corretto sviluppo del minore.
Per ottenere l’affidamento in via esclusiva, occorrerà fare domanda al giudice, anche qualora costui si sia già espresso per un affidamento condiviso.

Occorre però avere delle motivazioni fondate, su cui basare tale richiesta, e non farlo per pura rivalsa nei confronti dell’ex partner. In quest’ultimo caso, infatti, il giudice potrebbe:

• Ritenere la richiesta manifestamente infondata
• Decidere per l’affidamento esclusivo al genitore che non ne ha fatto richiesta
• Pronunciare una condanna perché tale richiesta è stata fatta in mala fede, o con colpa grave

 

Le motivazioni dell’affidamento esclusivo

 

La legge prevede che, in caso di gravi inadempienze da parte di uno dei genitori, possa essere richiesta la revisione delle disposizioni di affido dei figli, seguendo una procedura specifica, in cui il genitore richiedente l’affidamento esclusivo è tenuto a dimostrare le basi della propria richiesta. Il giudice, una volta sentiti i genitori, deciderà immediatamente, oppure potrà procedere con la raccolta di ulteriori elementi di prova per poter prendere la decisione più consona in tempi successivi.

Più nello specifico, il giudice può decidere di togliere l’affidamento del minore ad un genitore nei seguenti casi:

Alienazione parentale: è una forma di manipolazione psicologica, messa in atto da parte di un genitore, con il solo scopo di allontanare il figlio dal padre (o dalla madre, se il manipolatore è l’uomo). Sono comportamenti reiterati, che mirano a far perdere la stima del figlio nei confronti del genitore
Maltrattamenti familiari: è il caso in cui il figlio subisce vessazioni quali minacce, violenze fisiche o verbali, umiliazioni, da parte di un genitore. Tale comportamento, se non viene fermato per tempo, potrebbe comportare gravi ripercussioni psicologiche, anche a lungo termine, quali carattere violento, oppure depressione.
Relazione patologica tra genitore e figlio: comportamenti possessivi, gelosia, invasione della privacy. Anche imporre sport, interessi, e finanche il percorso di studi che il minore dovrà seguire, senza tener conto delle sue passioni e delle sue inclinazioni, è ritenuto patologico, e quindi potenzialmente dannoso per lo sviluppo del minore.
Fanatismo religioso: si può avere in casi in cui il genitore impone i dettami di una religione in modo esagerato, pedante, ossessivo, ostacolando la crescita e le relazioni sociali della prole. Questo può avvenire qualora vengano imposti divieti di frequentare persone di religioni diverse dalla propria, oppure nel caso in cui vengano imposte delle punizioni per dei comportamenti ritenuti peccaminosi.
Il minore stesso esprime la sua preferenza il giudice quindi terrà conto della preferenza espressa, da parte del minore, e delle motivazioni addotte, nel decidere a chi andrà il suo affidamento.

 

Ulteriori elementi di valutazione da parte del giudice

 

E’ altresì importante procurarsi delle testimonianze dei fatti che si vogliono esporre al giudice, e scrivere relazioni e resoconti dettagliati di tutte le circostanze che si sono verificate, e che si vogliono portare come prova dell’inidoneità della controparte.

Alcuni elementi che il giudice potrebbe considerare:
Età e sesso del minore: i bambini più piccoli vengono solitamente affidati alla madre, di cui solitamente hanno più bisogno, mentre crescendo il genitore che assumerà il ruolo più importante è quello dello stesso sesso.
Lo stato di salute sia fisica che mentale: di tutti, figli e genitori. Infatti se un genitore ha una malattia, che ne possa compromettere la sua capacità genitoriale, ciò verrà preso in considerazione dal giudice
I desideri del minore: solitamente a 14 anni può decidere con chi andare a vivere, però il giudice può valutare di sentirlo anche se di età inferiore.
L’inserimento del bambino all’interno della sua comunità: la scuola, le sue amicizie maturate in tale ambiente, le attività extrascolastiche praticate. Se i genitori vivono in comuni diversi, e quindi in comunità diverse, il giudice potrebbe preferire non allontanare il minore dal luogo dove è già inserito socialmente.
Gli orari lavorativi di entrambe i genitori: orari lavorativi prolungati, che non mettono il genitore in condizione di passare del tempo con i figli non sono valutati bene dal giudice per ottenere l’affidamento esclusivo
• Con quale dei due genitori è più probabile che venga assicurato il mantenimento dei rapporti con l’altro genitore
Quale dei due genitori è stato il principale punto di riferimento del figlio: se quel genitore si è occupato di più del figlio, è improbabile che il giudice voglia toglierglielo.
• Se si sono verificati degli episodi di violenza, sia diretta, sia assistita, in famiglia, o anche maltrattamenti.

E’ bene prendere in considerazione ogni elemento che potrebbe portare il giudice ad affidare il minore, come ad esempio:

• Il mantenimento della pulizia e dell’ordine della casa, dell’abbigliamento del bambino, della sua persona
• La volontà di partecipare ad attività extrascolastiche, da parte dell’altro genitore
• La capacità di dialogare, da entrambe le parti, per discutere dell’educazione, dell’istruzione, e della salute del figlio

Occorre essere pronti, sia a rivolgere, sia a ricevere domande, tramite gli avvocati, durante le udienze per l’affidamento del minore, in tribunale.
Domande alle quali si potrebbe richiedere una risposta potrebbero essere:

• Ritieni di essere più idoneo come genitore, al punto da richiedere l’affidamento esclusivo? Se sì, per quali ragioni?
• Credi che il padre (o madre) sia un cattivo genitore? Se sì, per quali motivazioni?
• Quando è stata l’ultima volta che hai fatto uso di sostanze stupefacenti? E di alcol?
• Hai un buon dialogo con l’altro genitore? Se no, perché?
• Quali sarebbero le motivazioni per cui dovresti richiedere l’affidamento esclusivo del figlio?
Perché sarebbe nel suo migliore interesse?

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